Shinako non può dimenticare Sho¯zo¯, il marito che l’ha cacciata e si è subito accasato con l’altra, la rivale, la bella Fukuko. Certo dovrebbe odiare quell’uomo perfido e infedele, serbargli rancore, ma non soltanto non può, ma desidera ardentemente tenere con sé almeno un ricordo del loro matrimonio, della casa piena di felicità costruita insieme. E quale ricordo migliore di Lily per alleviare il dolore e la tristezza? Lily, la gatta così amata dal suo ex consorte da spingerlo a eccessi svenevoli e morbosi, come giochicchiare ogni sera con lei imboccandola con piccoli sugarelli marinati in salsa di soia e aceto? Quando Shinako viveva sotto lo stesso tetto di Sho¯zo¯ non sopportava di vedere il marito rivolgere le sue affettuose attenzioni alla gatta e, per ripicca, la trattava male di nascosto. Ora, però, prova un’immensa nostalgia per tutto ciò che c’era in quella casa e in particolare per Lily. La gatta l’aiuterebbe a non sentirsi sola e abbandonata, a colmare il vuoto delle sue lunghe giornate di noia. Ma Fukuko, la rivale che l’ha annientata, potrà provare un briciolo di compassione per la sua tristezza e solitudine? Brillante divertissement che si può apprezzare anche come una variazione sul tema dell’ossessione, La gatta, Sho¯zo¯ e le due donne narra di un ménage à trois in cui lo humour e l’ironia del grande scrittore giapponese trovano la loro più piena espressione, oltre a essere uno dei più riusciti ritratti di una gatta che sia dato trovare in letteratura: la splendida e viziatissima Lily, al centro – consapevolmente? – di un intrigo sentimentale in cui la seduzione e la vendetta si danno la mano.
«Un tour de force gattesco».
New York Times
«Tanizaki è un narratore geniale».
Haruki Murakami
«Il più grande romanziere giapponese
del secolo».
Edmund White, New York Times Book Review
Jun’ichiro¯ Tanizaki (Tokyo, 24 luglio 1886 – Atami, 30 luglio 1965) è uno dei più grandi autori della letteratura giapponese moderna. Tra le sue numerose opere si segnalano L’amore di uno sciocco (1924), La croce buddhista (1928-30), Neve sottile (1948), La chiave (1956), Diario di un vecchio pazzo (1962), Nero su bianco (Neri Pozza, 2019).