Ho letto “Lieto Fine” di St Aubyn, pur non avendo letto i precedenti capitoli dei “Melrose” e ho trovato comunque godibile e fruibile quest’ultima parte. Sicuramente chi ha letto lopera completa avrà una visione più ampia e approfondita degli avvenimenti e dei caratteri; tuttavia l’autore, anche in questo caso, ha dato prova di grande maestria, riuscendo a creare collegamenti tali da rendere comprensibile il susseguirsi dei fatti.Ho molto apprezzato la scrittura, straordinaria, di St Aubyn, allo stesso tempo lieve, nella migliore tradizione degli scrittori inglesi, e densa di significati. I personaggi sono tutti in rilievo e spesso descritti attraverso metafore di incredibile bellezza formale.
Questo testo mi ha ulteriormente fatto capire il significato e l’importanza di far parte di un Bookclub come quello di Neri Pozza, dove la lettura deve necessariamente trascendere la categoria “mi piace/non mi piace” e portarci a valutazioni più attente, soprattutto quando ci troviamo di fronte a scrittori di grandissimo livello come St Aubyn e Soseki. Il Bookclub ci permette, inoltre, di prendere conoscenza di varie forme di letteratura il che meglio ci fa capire quali possano essere le scelte editoriali e commerciali dell’editore.